CAMMINO audita alla Commissione II Giustizia sul Progetto di Legge n. 4605 (cd Ferranti) sulla modifica dell’assegno divorzile. Roma, 15 novembre 2017

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Le modifiche all’articolo 5 l. div. in materia di assegno spettante a seguito di scioglimento del matrimonio o dell’unione civile, non è una mera questione patrimoniale ma investe la qualità della vita e la dignità della persona. La Presidente nazionale Avv. Maria Giovanna Ruo, ha così espresso quello che per Cammino è stato il punto nodale del confronto interno all’associazione sul tema. Perché il sistema famiglia, fondato su principi di responsabilità e solidarietà mantenga un suo equilibrio, vanno scoraggiate situazioni di rendite “da posizione” e al tempo stesso va garantita una vita dignitosa per chi ha fatto affidamento sul matrimonio o sull’unione civile, sacrificando le proprie aspettative lavorative, professionali, economiche e patrimoniali. Necessaria tutela della qualità della vita che, secondo un sentire diffuso e condivisibile, va però preclusa a chi, con condotte contrarie ai doveri coniugali o dell’unione civile, è stato causa della crisi irreversibile della coppia. La nuova normativa dovrà quindi dettare criteri più precisi in grado di cogliere ogni aspetto della trasformazione sociale in materia famiglia, con grande attenzione al caso concreto anche per limitare il fenomeno di una giurisprudenza che rischia di appiattirsi su trend interpretativi del momento, perdendo contatto con la realtà sempre complessa e molteplice.

Vedi la registrazione dell’audizione in aula.

Leggi qui il documento.